L'abito sottoveste scintillante o la giacca genderless: ecco 5 outfit che fanno Festival

Vittoria Ceretti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Febbraio 2021, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:04

Bello sentire nuove canzoni, ipotizzare quale potrebbero essere i prossimi tormentoni che accompagneranno la nostra estate. Emozionante farsi coinvolgere dalla scenografia e anche scoprire come il festival di Sanremo, quest’anno, supplirà a ciò che mai era accaduto prima, ovvero la mancanza di pubblico in sala. Ma, poi, inutile dirlo, tutti gli occhi saranno puntati inesorabilmente sul trucco e parrucco dei cantanti in gara, dei presentatori e dei super ospiti. Qualsiasi gruppo di ascolto sanremese che si rispetti, via social e direttamente dal divano di casa, decreterà la riuscita o meno dei look visti scendere dalla famosa scalinata. Da questa giuria popolare non si scappa, perché ognuno ha la sua idea di come ci si dovrebbe abbigliare in un’occasione del genere. E, allora, che la musica abbia inizio e via libera all’immaginazione.

LUSSO

Cosa mettere in valigia e soprattutto sul palco se ci si trovasse nel non facile ruolo di sfilare all’Ariston? Si può essere le professioniste più affermate e avere una voce potentissima, ma senza il vestito giusto si finisce come nulla a essere inglobate dalla scenografia senza alcuna possibilità di appello. Inevitabile un abito sbrilluccicante, con uno spacco vertiginoso, che a ogni gradino sveli leggermente uno stacco di gamba accentuato da stiletti ad hoc. Quello di The Attico richiama letteralmente ogni luce su di sé.

Nel senso che, grazie alle paillette di cui è totalmente intessuto, amplifica ogni bagliore che trovi nelle vicinanze. In pratica, non si vedrà altro fin nell’ultima fila. Fascia il corpo come da tradizione ed è tenuto su da due sottilissime spalline, oltre a essere rosso fuoco. Tanto per amplificare l’effetto  (prezzo 3.900 euro ). Per chi, invece, ha l’anima da diva, ma vuole avere un aspetto un po’ diverso dalle tante co-conduttrici e super ospiti che si sono avvicendate in questi 70 anni di festival c’è l’abito della resort di Valentino.

Linee fluide che scivolano sul corpo e lo lasciano intravedere in un gioco di vedo e non vedo. Una silhouette ricca, anche se semplice, e ingombrante il giusto, da reinventare coi tacchi, ma anche a piedi scalzi e con intimo nude o a vista, magari con tocchi argentati come i pois che lo costellano (prezzo su richiesta). Vittoria Ceretti, con la sua bellezza coraggiosa e senza mezze misure e che vedremo sul palco potrebbe essere la perfetta testimonial di questo outfit.

EFFETTO

Invece, dentro un paio di leggings seconda pelle e dalla stampa pitonata firmati Versace potrebbe stupirci Elodie.

Animo rock, un blazer maschile dalle spalle forti e più aderente in vita, oltre che sandali dal tacco infinito andrebbero a creare un look grintoso e che non avrebbe difficoltà a ben imprimersi nella memoria (prezzo dei leggings 490 euro). Oltretutto replicabile nella vita di tutti i giorni. O quasi. Nelle serate che celebrano la canzone italiana non può mancare un po’ di Gucci.

Achille Lauro ci ha abituato così lo scorso anno ed è ipotizzabile che i Maneskin avranno outfit di questa maison durante le loro esibizioni. Difficile replicare il look su misura del primo, ma, a volte, può bastare poco per assaporare un po’ di riflettori.

I guanti della doppia G interamente ricamati di paillette argentate richiamano le palle stroboscopiche delle discoteche, donano mistero e fanno subito star system. Da provare, sia per lui che per lei, pure per ravvivare il solito completo (prezzo 550 euro). Mai dimenticare anche le altre estremità. I piedi danno il giusto ritmo alla serata e alla postura.

Le décolleté di Giorgio Armani sono in velluto con inserti in pvc e quella punta affilata che ora è diventato un trend anche per le sneaker più avveniristiche. Il tacco moderato slancia senza trarre in drammatiche cadute, mentre il cinturino alla schiava ingentilisce e impreziosisce la caviglia (prezzo 650 euro). Perché i dettagli, soprattutto bizzarri, sono importanti. E non solo a Sanremo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA