Antonella Clerici: «Ora vivo in un bosco e ho imparato a dire no»

Sgambetti. Gomitate negli occhi. Pugnalate alle spalle (si fa per dire, tranquilli). Insomma, prende colpi e va giù, Antonella Clerici, ma alla fine si rimette sempre in piedi. Più forte di prima e con successo crescente. In pista dal 1985, all’inizio come giornalista sportiva e poi, dal 1997, come conduttrice, la 57enne di Legnano (Milano) in vita sua ne ha viste un po’. Un bel po’: madre morta molto giovane, due mariti alle spalle, un aborto spontaneo, cure lunghe e dolorose per restare incinta, un rapporto difficile con il padre – oggi ex – di sua figlia Maelle e, ovviamente, burrasche professionali di ogni tipo. Qualche esempio: nel 2002 litiga ferocemente con Mara Venier, con la quale conduceva Domenica In; nel 2009 il direttore di Rai1 Fabrizio Del Noce non la fa tornare alla Prova del cuoco dopo la nascita di sua figlia (favorendo Elisa Isoardi, poi diventata fidanzata di Matteo Salvini), nel 2018 viene fatta fuori da un’altra direttrice di Rai1, Teresa De Santis, che la paga senza utilizzarla e senza darle una spiegazione. Lei non molla, si fa da parte e aspetta, cambiano i dirigenti, e quest’autunno – sempre su Rai1 – torna con due nuovi programmi: il 28 settembre È sempre mezzogiorno, il 27 novembre The Voice Senior. Boom di ascolti.

Antonella Clerici l’esilarante doppio senso in diretta: «È un problema quando sono amari»

 

 

Con il lockdown com’è andata?

«Molto bene. Anche perché ho doti da veggente».

Che intende dire?

«Niente. Chiacchiere. Di vero c’è che sento molto le persone e le situazioni e spesso arrivo al punto, di solito in anticipo sugli altri, che devo assolutamente fare qualcosa. E la faccio».

E quindi?

«Sono andata a vivere in mezzo al bosco un anno prima che scoppiasse la pandemia, quando nessuno l’avrebbe mai nemmeno immaginata. Così quando è arrivata non me ne sono quasi accorta. Fossi stata in città, chiusa in casa, l’avrei patita tanto».

Dove si è trasferita?

«Ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, a casa dell’uomo con cui spero di invecchiare (l’imprenditore Vittorio Garrone, della famiglia di petrolieri proprietaria della Erg, suo fidanzato dal 2016, ndr). Un posto magico, immerso nel verde, con i cavalli e i cervi… Dopo 28 anni ho lasciato Roma, la città che mi ha dato tutto, compresa mia figlia, per cambiare vita».

Il motivo che l’ha convinta al grande passo?

«L’amore. E la voglia di avere più tempo per me, i miei cari, i miei amici. Farlo mi è servito come persona e come professionista. Stare in mezzo alla natura, io che in città a stento mi accorgevo del cambiamento delle stagioni, mi ha aiutato a riflettere e a capire anche cosa fare e come ripartire dopo più di un anno senza lavorare».

Come?

«Mi sono abituata alla nuova casa con mia figlia, il mio compagno e i suoi due figli, e ho recuperato un po’ di creatività. Ho imparato a usare i social e mi è venuta in mente l’idea di fare programmi, come The Voice Senior, per tenere compagnia agli anziani. E poi c’è anche un’altra cosa, che le dico se non mi fa passare da fricchettona ultracinquantenne che non sa di essere una privilegiata».

Lo sa?

«Certo che lo so. Vivo in mezzo alla gente».

La dica.

«In questo periodo ho realizzato che solidarietà, gentilezza e condivisione sono fondamentali. Aiutano a vivere meglio».

Le è capitato spesso di non essere gentile e solidale?

«Sì. Sono una brava persona, ma correndo sempre anch’io mi sono fatta fagocitare dal sistema. Adesso ho imparato a prendere i miei tempi e a dire di no, cosa che prima non facevo per insicurezza e per non dispiacere a nessuno».

Addirittura?

«Lo so che sembra una balla, ma è così. In fondo sono rimasta la provinciale che si muove sempre in punta di piedi».

La sua vita privata ha pagato un prezzo al successo?

«Onestamente, no. Semmai è vero il contrario: non essere felice a casa mi ha portato a lavorare tanto e bene».

Nei tanti momenti difficili, a quale risorsa ha attinto?

«La famiglia. La mia e quella d’origine. Per me è tutto».

E quando due anni fa è stata fatta fuori dalla Rai, come ha superato quella crisi?

«Guardandomi indietro. Ho fatto tante cose buone, questo lavoro penso di saperlo fare. Ho aspettato senza agitarmi. E a ripensarci quell’ex direttrice mi ha fatto un favore. Chissà se avrei mai capito certe cose se non si fosse accanita».

Se pensa alle tante cose fatte ha raccolto quanto meritava?

«Certo. Sono stata fortunatissima».

Come si sopravvive così a lungo in un ambiente difficile come quello della Rai?

«Stando lontano dalla politica, dai salotti e dalle feste».

La lista delle rivincite da prendere è lunga?

«No. In fondo avevo solo quella della Prova del cuoco. Che goduria quando me la sono ripresa…».

Il meglio deve ancora arrivare?

«Chiedere di più sarebbe davvero troppo. Spero che il meglio arrivi per Maelle e i figli di Vittorio. Per me vorrei serenità e salute».

E se sua figlia volesse fare il suo lavoro?

«Non la incoraggerei. Meglio se fa il medico».

Il futuro come se lo immagina?

«Più in famiglia e meno al lavoro. Adesso accetto solo contratti di un anno. Voglio scegliere ed essere scelta».

E se tutto finisse domani?

«Nessun problema. Grazie a tutti. È stato bellissimo».

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