I segreti moda di Serena Autieri: «Vi racconto delle mie décolleté portafortuna»

Per i bambini, e non solo per loro, la sua è la voce della principessa Elsa di Frozen. Serena Autieri spazia con talento e raffinatezza tra palcoscenici teatrali, piccolo e grande schermo; dai musical alla tv sia come conduttrice che attrice, al cinema come nel film di Fausto Brizzi, Femmine contro maschi (2011) o quello di Leonardo Pieraccioni, Un fantastico via vai (2013). Dal 21 aprile ricopre il ruolo dell’insegnante di sostegno Miriam Castellani, nella serie Buongiorno mamma su Canale 5, insieme a Raoul Bova. Scoprire il suo guardaroba è rivelare la storia di una donna dallo stile preciso, in perfetto equilibrio tra femminilità classica e passione per la sartorialità.

Qual è stato il suo primo approccio con la moda?

«Ho fatto il liceo artistico e mia madre mi raccontava che fin da bambina avevo molto chiaro cosa scegliere e come abbinare i colori. Adoro scoprire i tessuti, il fatto a mano, e grazie a mio marito (il manager Enrico Griselli, ndr) ho scoperto il mondo della sartoria maschile: mi sono fatta realizzare diversi capi dalla sartoria Caracciolo di Napoli, ma il mio preferito è un blazer bianco doppiopetto con rever a lancia».

Da napoletana, è scaramantica? C’è un pezzo che indossa sempre quando vuole portarsi fortuna?

«Le stesse scarpe, da anni: un paio di décolleté in pelle nere, essenziali di Le Silla. Mi ricordano momenti belli, quindi le sfoggio in occasione di un debutto e ogni volta che posso».

Un pezzo del suo guardaroba che non usa più ma che non butterebbe mai?

«Il mio abito da sposa, realizzato su misura da Giorgio Armani, un monospalla semplice ma con un lunghissimo velo. Spero che un giorno possa indossarlo mia figlia Giulia. L’estate scorsa ero con mio marito, avevo portato l’abito a lavare in tintoria e l’avevo lasciato a Spoleto dai miei suoceri. Quando l’ho ritrovato, ho pensato di fargli una sorpresa, indossandolo di nuovo: che delusione nel vedere che non mi entrava! Ero quasi stupita. Poi ho pensato che all’epoca, per lo stress prima delle nozze, avevo perso qualche chilo. Per riuscire nel mio intento, mi sono messa l’abito di Enrico, sempre realizzato su misura per lui da Giorgio Armani, che mi andava grandissimo: il risultato è stato molto divertente».

Quello che si è regalata per premiarsi?

«Un grande classico, la 2.55 di Chanel. Sono sempre stata un’amante delle cose che superano la prova del tempo, e però l’acquisto di quel pezzo era sempre stato rimandato per via del costo. Non ero ancora sposata, e volevo concedermi un lusso: ho pensato che se avessi mai avuto una figlia l’avrei passata a lei».

Un pezzo acquistato in viaggio al quale è legata?

«Quando ho conosciuto mio marito, viveva a Dubai per lavoro e spesso facevamo la spola con Roma per stare insieme. Strano a dirsi ma a Dubai ho sentito anche freddo perché nei centri commerciali l’aria condizionata è fortissima e non avevo con me nulla di pesante. Mi ha salvato una pashmina, calda e morbida, presa lì nella boutique di Brunello Cucinelli».

Un pezzo che le è stato regalato al quale è legata?

«Il regalo che ho ricevuto da Enrico e Giulia per i miei 40 anni: una sacca di cuoio di Hermès, della quale sono sempre stata innamorata».

Che donna è: una di quelle da borsa maxi o mini ed essenziale?

«Mi sento molto Mary Poppins, nella mia borsa vorrei trovare tutto quello che mi serve, ma per paura di affaticare troppo la spalla penso di dividere il peso su due, una grande e una piccola. Al momento uso una Shopper in canvas con bordo in pelle di Giorgio Armani».

E quali stilisti italiani ama oggi?

«Giorgio Armani, da sempre: è l’emblema della femminilità ed eleganza intramontabile. E poi Valentino: ho indossato nel 2003 un vestito del suo iconico rosso. Poi per l’anteprima di Frozen avevo una tuta paillettata realizzata dallo stilista del brand, Pierpaolo Piccioli: i suoi vestiti hanno un’attitudine grintosa, moderna ma femminile, e io mi ci rivedo perfettamente».

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