All'Expo di Dubai il padiglione delle donne: «Il futuro passa da noi»

Al via l’Expo di Dubai, slittato di un anno per via della pandemia da Covid-19 e già destinato a passare alla storia: è la prima Esposizione Universale mai organizzata in un Paese arabo e a maggioranza islamico.

Dal primo ottobre al 31 marzo 2022 padiglioni da tutto il mondo saranno ospitati nella città degli Emirati Arabi Uniti, ciascuno impegnato a rappresentare al meglio il tema di quest’edizione: “Collegare le menti. Creare il futuro”. Un evento in cui sono riposte moltissime aspettative, con l’inaugurazione che è un segnale di speranza nonostante la minaccia del coronavirus non sia stata debellata. Dubai Expo è proiettato verso il domani, con l’obbiettivo di riunire tutte le genti del mondo, in un omaggio alla stessa città, un tempo chiamata Al Wasl, che in arabo vuol dire proprio “collegamento”. Un messaggio universale in cui le donne sono protagoniste, con la parità di genere al centro di numerose iniziative.

IL RUOLO

 In nessun’altra Esposizione si è data così importanza alla presenza femminile, basti pensare che il direttore generale di Dubai Expo è una donna: Reem Ebrahim Al Hashimy, ministro per la Cooperazione internazionale nel 2008 e incaricata dal governo di Abu Dhabi a guidare la macchina organizzativa della manifestazione. Classe 1978, studi anche all’università statunitense di Harvard, lei incarna il volto con cui Dubai e gli Emirati puntano a presentarsi al mondo e alla regione del Golfo, in cui le donne sono emancipate, preparate professionalmente, orgogliose della loro cultura e della loro religione. È lo stesso spirito con cui è stato annunciato che l’ingegnere meccanico Noura al Matroushi, 27 anni, è stata selezionata per essere la prima donna astronauta del regno. Anche l’inno ufficiale dell’Expo è segnato dall’impronta femminile: “Questo è il nostro momento”, cantato dal trio composto da Hussain Al Jassmi e Almas, sia lui sia lei emiratini, accompagnati dalla star libanese Mayssa Karaa. Ed è grande l’attesa per l’apertura ufficiale dei padiglioni, su cui saranno puntati gli occhi del mondo. Architetti, interior designer, artisti e creativi: tutti puntano a stupire gli almeno 25 milioni di turisti attesi durante i sei mesi dell’Esposizione Universale. E non è da meno il Women’s Pavilion, il padiglione interamente dedicato alle donne, realizzato in collaborazione con Cartier, centrato sulla parità di genere: numerosi gli appuntamenti in programma, tra cui il forum sullo sport femminile realizzato in partnership con l’Australia. L’Expo di Dubai è una vetrina senza eguali, con progetti innovativi in cui talenti da diversi Paesi si incontrano. Il padiglione degli Stati Uniti ospiterà nel proprio spazio una start-up interamente composta da donne con base nel Kerala, in India, dedita alle energie rinnovabili, in particolare quelle carbon-free. A guidarla è l’imprenditrice Vani Vijay, che sarà a Dubai per presentare la propria azienda tutta al femminile. 

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