La Regione Lazio approva la prima legge contro gli stereotipi: più donne nelle discipline Stem

Una legge regionale contro gli stereotipi e per promuovere la parità di genere negli studi Stem. Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale n. 256, sulle Disposizioni a favore delle donne dirette al contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per promuovere l'apprendimento, la formazione e l'acquisizione di specifiche competenze nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (Stem) nonché per agevolarne l'accesso e la progressione di carriera nei relativi settori lavorativi”. La prima firmataria è Michela Di Biase (Pd).

«Una legge a favore delle donne e contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere. Siamo la prima Regione italiana ad aver stanziato quasi un milione di euro per accompagnare le donne che scelgono di intraprendere un percorso di studi e formazione nel settore scientifico»,  commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Vogliamo incentivare, in un modo concreto, una passione che troppo spesso è ostacolata da pregiudizi e disuguaglianze assolutamente inaccettabili. In Italia c’è ancora una scarsa presenza femminile nel campo delle tecnologie e della scienza, e oggi il Lazio fa un passo concreto e tangibile per cambiare finalmente le cose. E di questo siamo davvero orgogliosi. Con la legge appena approvata diamo coraggio a tante ragazze che, con fatica e tenacia, lottano ogni giorno per quello che per loro è un traguardo raggiungibile e non più solo un sogno».

«L'esempio di grandi donne nella scienza è lì a dimostrare la strada che le donne possono compiere in questi ambiti del sapere – ha detto Di Biase – in contrasto col falso mito per cui le ragazze non sarebbero portate per le materie scientifiche. Se è vero che lo studio di questo tipo di materie facilita la ricerca del posto di lavoro, è purtroppo anche vero che in questi settori le donne ricevono ancora retribuzioni inferiori a quelle maschili».

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La finalità della legge è  il rafforzamento delle competenze, l'aumento della presenza in ambito lavorativo e nei percorsi di sviluppo delle carriere delle donne nelle discipline Stem. L'articolo due della legge contiene obiettivi e interventi in questa direzione, attraverso programmi specifici di orientamento, corsi di formazione, istituzione di borse di studio. All'articolo tre vengono definiti i beneficiari della legge, ovvero enti pubblici territoriali, scuole pubbliche e parificate, le Università e gli Enti di ricerca. La legge dispone inoltre che per la realizzazione dei programmi e degli interventi la Regione possa prevedere accordi e protocolli di intesa con Enti di ricerca, un piano triennale di programmazione e indirizzo e un programma annuale degli interventi.  Gli articoli successivi prevedono strumenti partecipativi e collaborativi, l'adozione di un piano triennale degli interventi, l'approvazione di un programma annuale e lo stanziamento di 800 mila euro nel biennio 2022-2023 per finanziare due fondi: il primo per promuovere l'apprendimento, la formazione e l'occupazione nel campo delle discipline Stem (250 mila euro per l'anno 2022 e 350 mila per il 2023); il secondo per promuovere attività culturali, sociali, sportive ed a carattere informativo nel campo delle discipline Stem (100 mila euro per ciascuna annualità 2022 e 2023).

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