Combattere la cellulite a tavola: «Attenzione a intingere nella soia gli amati sushi e sashimi»

lo sai che la cellulite è uno degli ingredienti principali della zuppa di mais?». È il famosissimo commento di Nigel, di fronte alla scelta della giovane Andy ne’ Il diavolo veste Prada. Ma questa citazione ha un fondo di verità? «In qualche modo direi di sì. Gli alimenti ricchi di zuccheri raffinati e, ancor più quelli pieni di sale sono quanto di peggio possa esserci per la ritenzione idrica, che peggiora inesorabilmente l’aspetto della cosiddetta cellulite. La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, come si chiama in termini medici l’inestetismo» commenta il dottor Emanuele Bartoletti, presidente della Società italiana di medicina estetica.

Il sale di cui lei parla fa venire in mente anche la soya della cucina giapponese così tanto di moda, che ne pensa?

«Il nemico numero uno della buccia d’arancia abbonda anche nella tanto amata cucina giapponese, tanto più se si ha l’abitudine di intingere sushi e sashimi nella salsa di soya, vero e proprio trionfo del sale».

Allora, cucina nipponica senza soya, pochi zuccheri raffinati, e poi?

«Ma se è abbastanza facile stare alla larga dagli zuccheri raffinati, riducendo porzioni di pane e pasta e preferendo le versioni integrali, molto più insidioso, torno sempre lì, è il discorso del sale. Che si annida anche dove proprio non vorremmo. Dai salumi alle carni processate ai formaggi stagionati».

E allora che cosa mangiare per combattere la cellulite?

«L’alimentazione può essere anche un valido alleato contro la cosiddetta cellulite, a patto di inserire nella dieta cibi ricchi di vitamine e antiossidanti, di cui abbondano frutta e verdura, da consumare preferibilmente cruda».

Potremmo imitare Jennifer Lopez che quando ha bisogno di rimettere in forma le sue gambe, mangia solo spinaci intervallandoli con agrumi, insalata iceberg e semi di lino?

«Forse è un eccesso da non imitare. Per un effetto detox naturale sono perfetti i centrifugati di frutta e verdura, come ananas, cetriolo e finocchio».

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